Passati trentacinque anni dal 1987, quando l’architetto Michele De Lucchi progettò per il proprio studio assieme a Giancarlo Fassina la lampada da tavolo Tolomeo di Artemide.
L’idea è un sistema come quello usato dai pescatori per sostenere le rete da pesca: «una corda che permette loro di manovrare in alto o in basso la posizione della rete».

cit. Michele De Lucchi
“Mi sembrava intelligente che, con un piccolo braccio di leva e un cavo, si potesse sospendere un’asta alla quale attaccare qualche cosa”.

Eppure certe creazioni superano indenni il passare del tempo riuscendo ad essere contemporaneamente intramontabili e moderne.
Vincitore del Compasso d’Oro nel 1989, Tolomeo è una “famiglia di lampade” che soddisfa la richiesta mondiale, (Artemide ha realizzato un’intera fabbrica che produce più di mezzo milione di lampade all’anno).
Una vasta gamma di colori, varianti e dimensioni rendono Tolomeo adatta a ogni casa molteplici versioni: da lampade da tavolo, da parete, da terra e a sospensione.
Diverse sono anche le dimensioni nella quale viene prodotta Tolomeo: micro, mini, midi, mega, e perfino XXL.